“Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.”
Antoine de Saint-Exupéry,
Il piccolo Principe
Mente e cuore hanno bisogno l’una dell’altro.
In questi nostri tempi, soggetti a mutamenti tanto complessi, le capacità interpersonali sono fondamentali proprio come quelle intellettuali, in quanto servono ad equilibrare la razionalità con la compassione.
A differenza del Qi che vanta una storia ormai quasi secolare di ricerche condotte su centinaia di migliaia di soggetti, l’intelligenza emotiva è un concetto nuovo.
Si tratta della capacità di motivare se stessi e di persistere nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni; di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione; di modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare; e, ancora, la capacità di essere empatici e di sperare.
Nella società odierna, sempre più imperniata nella conoscenza, la capacità tecnica è certamente una strada per avere successo nella vita.
Molti dati, tuttavia, testimoniano che le persone competenti sul piano emozionale si trovano avvantaggiate in tutti i campi della vita, sia nelle relazioni intime che nel cogliere le regole implicite che portano al successo politico. Gli individui con capacità emozionali ben sviluppate hanno anche maggiori probabilità di essere contenti ed efficaci nella vita, essendo in grado di adottare gli atteggiamenti mentali che alimentano la produttività; coloro che non riescono a esercitare un certo controllo sulla propria vita emotiva combattono battaglie interiori che finiscono per sabotare la loro capacità di concentrarsi sul lavoro e di pensare lucidamente.
Se c’è qualcuno che vede chiaramente i limiti delle vecchie concezioni sull’intelligenza, quello è H. Gardner, il quale sostiene che non esiste un unico tipo di intelligenza fondamentale per avere successo nella vita, ma piuttosto che ce ne sia un’ampia gamma, della quale individua sette varietà fondamentali.
Il pensiero di Gardner sull’intelligenza multipla è in continua evoluzione.
Nella sua trattazione il ruolo delle emozioni è una dimensione dell’intelligenza personale che egli si limita a indicare senza esplorare a fondo. Probabilmente questo è dovuto al fatto che il suo lavoro sia fortemente ispirato e informato dal modello della mente, proprio delle scienze cognitive, che riflette lo spirito dominante nella psicologia al tempo in cui le sue idee presero forma.
Recentemente un gruppo sempre più numeroso di psicologi è pervenuto a conclusioni simili e concorda con Gardner nel ritenere che i vecchi concetti relativi al Qi siano imperniati su una gamma ristretta di abilità linguistiche e matematiche, e che, sebbene un buon Qi sia un fattore predittivo diretto del successo scolastico come studente o insegnante, esso si rivela meno efficace quando la vita cominciava ad allontanarsi dal mondo accademico.
Questi psicologi hanno cercato di reinventare e ridefinire l’intelligenza, considerando fondamentale quella che possiamo definire come “intelligenza emotiva”.
Tra questi, Salovey la definisce come il connubio di cinque abilità:
1. Conoscenza delle proprie emozioni: l’autoconsapevolezza è la chiave di volta dell’intelligenza emotiva.
2. Controllo delle emozioni: la capacità di gestire i propri sentimenti in modo che essi siano appropriati.
3. Motivazione di se stessi: saper gestire le proprie emozioni ci consente di ottenere prestazioni eccezionali di qualsiasi tipo.
4. Riconoscimento delle emozioni altrui: l’empatia è fondamentale nelle relazioni con gli altri.
5. Gestione delle relazioni: si tratta di abilità che aumentano la popolarità, la leadership, e l’efficacia nelle relazioni interpersonali.
Chiaramente le persone hanno capacità diverse in ciascuno di questi cinque ambiti.
Il nostro livello di capacità ha una base neurale: il nostro cervello è eccezionalmente plastico, sempre impegnato com’è nei processi di apprendimento.
Le eventuali carenze nelle capacità emozionali sono passibili di miglioramento, purché ci si impegni a tal fine nel modo giusto.
Buon allenamento!
Dott.ssa Floriana Di Pietro
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